GNUDI RICOTTA E SPINACI

GNUDI RICOTTA E SPINACI

Gnudi ricotta e spinaci gratinati al pomodoro sono l’anello portante della domenica rosanese.

Solitamente hanno il trono sul banco della domenica, e quando i turisti ce li indicano con faccia dubbiosa noi rispondiamo “naked balls without pasta wear”. Sono nudi nel senso che sono sprovvisti del vestito di pasta, che solitamente troviamo nei tradizionali tortelli mugellani. A volte sostituiamo gli spinaci con bietole fresche o cime di rapa della zona, che le danno quel tocco di eleganza che fa emozionare anche i vegetariani.

Le varianti delle nonne sugli gnudi sono infinite, ad esempio la mia li faceva al ragù o semplicemente burro e salvia (dell’orto), con una bella nevicata di parmigiano sopra.

Ecco la nostra ricetta (4 pax) degli gnudi di ricotta e spinaci:

  • 3 etti di spinaci
  • 70 gr di farina (meglio di frumento)
  • 2 uova
  • 1/2 kg di ricotta di pecora
  • 1/2 etto di parmigiano reggiano
  • sale, pepe e noce moscata

Lavate e lessate gli spinaci, strizzateli e tritateli. Mescolateli alla ricotta ben scolata aggiungendo la farina, le uova sbattute, il parmigiano grattugiato e un pizzico di noce moscata. Sale e pepe.

Adesso si torna bambini, facciamo delle palline poco meno grandi di un uovo e li disporremo su una teglia con salsa di pomodoro. cuociamo in forno per circa 15/20 minuti.

Gnudi di ricotta e spinaci noi vi amiamo, davvero!

buona sgranata!

“Perché usare le cime di rapa?
Sia in un caso che nell’altro sono verdure “invernali” e come tali si avvantaggiano del freddo prima che arrivino le gelate.
Sapore deciso e piuttosto amarognolo: per gli amanti del genere sarà sufficiente lessarle con la sola acqua che rimane attaccata alle foglie dopo il lavaggio. Chi le desidera “addolcite”, invece, può lessarle in abbondante acqua salata, avendo l’accortezza, dopo averle scolate, di raffreddarle con un getto d’acqua fredda. Così sono ottime condite con olio, aceto e limone.” SlowFood

 

 

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