Il meglio di settembre
Di ritorno dalle ferie abbandoniamo ogni velleità di salutismo e forma fisica.
Tanto per ricordare di che pasta siamo fatti questa settimana proponiamo una serie di sapori forti, tutti di settembre.
In negozio la prima soprassata di testa di maiale e il primo cacio Sardo gigante della stagione, nonché la Schiacciata con l’uva e coi fichi del Bombone fatta in casa. In trattoria Trippa e Gran fritto con cervello e animelle sono le proposte più aggressive, seguono inzimino di moscardini e pasta fresca e molto altro .
Settembre è il mese dei fichi, noi li usiamo dappertutto: nel riso, sula lombata e nella torta.
Addio mozzarelline e carpacci di bresaola, ci si vede l’estate prossima.
Vi aspettiamo
I Bottegai
Fichi di Settembre
Così come è impossibile non notare in questi giorni al mercato i fichi. È il momento di quelli «veri», differenti dai «fioroni» che maturano prima, più grandi e meno gustosi. Moltissime le varietà italiane.
Tutti i fichi infatti sono molto deperibili e per questo resistono bene nei piccoli mercati localinon potendo viaggiare troppo. Ogni venditore avrà una varietà differente: anche per questo i prezzi possono cambiare consistentemente.
Ma il fico resiste ancora, e se solo si spulcia fra gli elenchi dei Presìdi Slow Food, si trovano tre diversi progetti di salvaguardia: il fico mandorlato di San Michele Salentino in Puglia, il fico secco di Carmignano in Toscana e il fico secco reale di Atessa in Abruzzo.
Si tutelano le varietà ma anche le particolari tecniche di conservazione e preparazione per renderli disponibili tutto l’anno. Prodotto deperibile il fico, sì, ma la saggezza popolare aveva trovato modi deliziosi per allungargli la vita.