Ribollita, minestra di pane o zuppa di pane?
La ribollita non è altro che la zuppa di pane avanzata, che si ripropone il giorno successivo avendo fatto bollire anche il pane con gli altri ingredienti. Questo piatto ci accompagna ogni inverno, e più freddo viene e più buona sarà, perché il cavolo nero dà il meglio di se a basse temperature.
Nella nostra bottega ci piace spezzettare non troppo fine il pane, altrimenti sembra una pappina da ospedale o da malati.
Ci piace sentire e vedere il pezzo di pane bello caldo, spezzettato a mano dalla nonna dietro la cucina.
Materie prime semplici e di qualità che identificano la nostra splendida terra: pane, olio, verdure, legumi.
Ecco la ricetta della nostra ribollita:
- 300 gr di fagioli toscanelli
- 1 mazzo di cavolo nero
- 10 foglie di cavolo verza
- 2 porri
- salvia
- 4 spicchi di aglio
- un rametto di timo
- un rametto di rosmarino
- pagnotta di pane toscano (macinato a pietra meglio, anche integrale)
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
- (segreti)
Mettete in bagno i fagioli in acqua tiepida il giorno precedente, quindi scolateli e lessateli in un brodo vegetale per un’ora e mezzo. Spento il fuoco scolateli e setacciatene la maggior parte.
Nel frattempo preparate la verdura: pelate le patate, pulite il cavolo e lavate tutto. Tagliare a pezzetti patate, cipolle, verza, porri r carote a rondelle. Rosolate in olio extra vergine l’aglio, che poi toglierete, quindi unite le patate, le cipolle, i porri, le carote; salate cuocete a fiamma dolce per 20 minuti, versando via via brodo o acqua. Aggiungete a questo punto i cavoli e i fagioli. Coprite con acqua e continuate la cottura per 30 minuti inserendo le erbe aromatiche e i fagioli interi subito prima di spegnere il fuoco. Sale e pepe.
Spezzettate il pane raffermo, versate la zuppa in un tegame dai bordi alti, alternandola con strati di pane, e mettete il coperchio. Lasciate riposare almeno fino al raffreddamento (un giorno sarebbe meglio) in modo che il pane assorba il liquido e si ammorbidisca.
Al momento di servire, trasferite il tegame su una fiamma bassa, aggiungete ancora un po di brodo, olio e fate ribollire la zuppa fino a quando non sarà ben calda.
E ribollita sia! Ottima per più giorni ci farà sorridere e godere finché cavolo nero non ci separi!
Buon appetito
Matteo e damiano