I Testaroli sono fatti con un impasto di acqua e farina che viene cotto tra due dischi di metallo roventi, poi tagliato a nastroni, scottato e condito con qualsiasi sugo saporito. Il nostro cuoco Sandro ha origini spezzine e porta in dote un piatto che da solo vale la visita, anche se non è tipico delle nostre zone: i Testaroli.
Solitamente utilizziamo una classica farina bianca, conditi con pesto fresco fatto da noi, patate lesse e fagiolini verdi.
Questo fine settimana abbiamo deciso di fare una fusione con una realtà davvero interessante e molto vicina a noi.
La giovane azienda agricola biologica toscana “il Poderino bio”, a Figline Valdarno (FI), che si dedica alla produzione di grani antichi autoctoni come l’Inalettabile, il Sieve e l’Andriolo. Grani antichi dal valore inestimabile perché portano con sé colori, sapori e fragranze che testimoniano una biodiversità e cultura di quel determinato territorio, con quelle precise condizioni climatiche.
Racconta Matteo Nativo, titolare del Poderino in un articolo di Rural.it “E al fine di mantenere fertile il terreno con metodi rispettosi della natura intervalliamo le raccolte di grano a quelle di leguminose, semi di girasole per produzione di olio alto oleico di alta qualità spremuto a freddo, olio di semi di canapa e altre colture sperimentali”. L’idea è quella di produrre in proprio e far trasformare a produttori della zona, creando una filiera di prodotto cortissima che si accorcia ancora di più con la vendita diretta al Mercatale degli Agricoltori di Montevarchi.”
Buon appetito
Matteo e Damiano